IL COMMERCIO DELLA NEVE
Tutto ha inizio nei primi anni del XVII secolo nelle montagne di Aritzo, località "Funtana cungiada", ingenti schiere di uomini chiamati "niargios" conservavano le nevi invernali all'interno delle "domos de su nie", pozzi larghi dai 7 ai 14 metri, profondi 3-4 metri e sovrastati da muretti a secco, situati in punti strategici dove la neve veniva ammassata dal vento, semplificando dunque il loro riempimento. Queste, una volta riempite, venivano ben coibentate con felci, paglia e terra, e la neve al suo interno poteva conservarsi per quasi un anno. La neve acquistava una forma più compatta e durante il periodo estivo veniva commercializzata per tutta l' isola sotto forma di grossi blocchi.